lunedì 28 maggio 2007

Piño: mi potrei considerare il fondatore..


Innanzi tutto vi racconto chi sono:
mi chiamo Giuseppe Libutti, ho 24 appena compiuti, "diplomato" in informatica, tifoso del milan, allenatore di calcio, fotomodello (scherzo!), e motociclista dall'anno scorso.
L'idea è venuta quando in coda in autostrada all'altezza di bologna, avendo sfiorato un tamponamento, mi stavo recando insieme a fabio e lucaz nella nostra meta per le vacanze estive: Vasto.
Vedendo alcuni motociclisti che ci sfrecciavano affianco nonostante la colonna di auto, dalla mia bocca esce la seguente frase: "Se ora fossimo in moto saremmo già al mare a fare il bagno!!". E da li abbiamo preso spunto e ognuno di noi, con i suoi tempi, è entrato a far parte del club dei centauri!
Come vi dicevo mi potrei considerare il fondatore anche perchè ho trascinato involtariamente alcune persone nel mondo delle 2 ruote.
Il mio ingresso è stato quasi traumatico: ho fatto 3/4 guide per imparare a fare l'8, sono anche caduto appoggiando la moto a terra, stavo x mollare, ma proprio dalla caduta mi sono autoconvinto che ce la dovevo fare! e così a Marzo, sotto un'acquazzone incredibile ho preso per primo la patente A.
Stanco ma emozionato parte la ricerca della materia prima: la moto....!
Il sogno si chiamava : MV Agusta Brutale!!
Sogno in tutti i sensi: la più bella naked in circolazione costava (costa tuttora!!) come la mia auto x 2 e per comprarmela avrei dovuto fare un mutuo a vita.
Così chiedendo pareri in giro, girando per concessonari mi sono arenato su 3 possibili scelte: kavasaki er-6n, ducati monster e yamaha fz6.
la prima appena uscita, poco costosa, aveva quella strumentazione che rovinava l'estetica;
il monster lo hanno cani e porci (ogni riferimento è puramente casuale) e la yamaha sarebbe stata la meno peggio delle mie scelte.
nessuna di queste mi entusiasmava, nessuna che assomigliasse al mito MV....
Ero quasi tentato di prendere la Brutale, una usatissima ma , che costasse "poco"... ma poi alzando una rivista del settore notai una Suzuki, il modello Gsr...
In un primo momento mi sebrava un'altra moto da vedere ma poi quando l'ho vista dal vivo e sopratutto ci sono salito su, ho subito pensato:"tu sei mia!".
Vista dal davanti molto simile alla brutale e da dietro ad un altro mito: la MV F4.
ero contentissimo di aver trovato la "mia" moto!!
Ricomincio il tam-tam dei concessionari a trovare il prezzo migliore e intanto pensavo al colore: nera o rossa?? Pogliani 6800, Walter moto 6750, un negozio in via Cilea 6500, thuder bike 6600, negozio a cormano 6700. Poi mi ricordai che vicino a dove lavoravo c'era un negozietto piccolo piccolo che vendeva moto. Sono entrato e ho chiesto: 6400!
Benissimo: "ne voglio una rossa!!!!"
2 giorni dopo era già in concessionario immatricolata e pronta per la consegna...ero emozionatissimo. il mio conto in banca un po' meno!
calcolai ai minimi dettagli tutte le spese che avrei dovuto affrontare per portarla a casa, ma non ho messo in conto la reazione dei miei! vabbè chi se ne frega!ahahahaha
Ci sarebbe altro da raccontare ma sarei ancora molto più lungo...
voglio soltanto ringraziare chi mi ha saputo consigliare bene, i miei compagni di avventura su 2 ruote e un grande saluto a Simone....

lunedì 21 maggio 2007

5 motociclisti intorno ad un lago!!


Visualizzazione ingrandita della mappa




Ragazzi che dire… quasi 12 ore di viaggio più di 400 km.... una costante emozione.
Qualche giorna fa Fabio propone una gita: giro completo del lago Maggiore, con tappa al lago di Naret (2500 mt di altezza) per la domenica, tutti presenti tranne Pupo (cioè il sottoscritto)… che però alla fine riesce a essere presente, quindi gruppo al completo se non fosse che alla mezzanotte di sabato Lucaz (con la sua nuova honda vtxyz1300), chiama Pino avvisandolo della sua assenza: siamo rimasti in cinque.
Domenica ore 9 più o meno ci si ritrova tutti sul solito piazzale, dopo gli ultimi accertamenti sulla strada da percorrere, carichi di panini e di euforia si parte… dopo un 80ina di km in autostrada (terra di Pino dove grazie ai suoi quasi 100 hp può permettersi umilianti sorpassi per poi rallentare e mostrare la “L” di loser, ma come poi vedremo nelle foto il vero loser è…) e provinciale e dopo aver insultato dei maratoneti per aver tentato di sabotare la nostra gita, raggiungiamo il lungo lago, e da qua la cosa inizia a diventare interessante, tratti di strada ricca di curve intervallate da qualche paesino, non ci può fermare nessuno… a parte la spia della benza della mia moto che da rosso lampeggiante diventa rosso fisso… sosta… piccolo rifornimento giusto per oltrepassare la dogana a si riparte. Dopo poco raggiungiamo Luino, che a pino fa venire in mente i panzarotti del famoso luini, oltrepassiamo la dogana e al primo benzinaio ci fermiamo, appello: Fabio, Pupo, Topu, c’è anche Pino… ma Max? poco dopo suona il cellulare… è Max che ci avvisa che SPERA di essere rimasto senza benza… riempiamo un bottiglia di plastica con pò di benza e il coraggioso pino va a soccorrere il povero Max… dopo qualche minuto sono di ritorno, avvistiamo la prossima tappa Locarno che stava dall’altra parte del lago Maggiore, si riparte…
Arrivati a Locarno si cerca di capire qual è la strada da percorrere per raggiungere la famigerata meta… dopo il consulto Topu-Fabio si riparte, usciamo dal centro abitato e la strada inizia a diventare entusiasmante curvoni larghi e velocità sostenuta… ma ad un certo punto il capo branco Fabio (detto anche zanna appunta per questa sua dote) dice stop! Un altro consulto alla cartine e si torna indietro di qualche chilometro per poi finalmente prendere la giusta via… subito io e Fabio facciamo notare il carattere NOSTRO e dei NOSTRI bicilindrici meno potenti ma in questo caso più performanti staccandoci dal gruppo, la strada è uno spettacolo: rettilinei, sali scendi, curve veloci e meno veloci, fino ad arrivare alla parte dei tornanti, stretti ripidi, che all’inizio ci mettono un poco in difficoltà ma alla fine riusciamo a domare con coraggio… oltre alle curve è entusiasmante anche il paesaggio: si passa dall’antico paesino di montagna, al bosco, per poi attraversare un tunnel scavato nella roccia fino ad arrivare ad una imponente diga (la diga del Sambuco). Da li in poi la strada diventa quasi impraticabile. Asfalto disconnesso, strada stretta, insomma velocità di crociera ma tanta ansia di arrivare per vedere l’ormai rinomato lago di naret… dopo qualche chilometro raggiungiamo un una piccola pianura in mezzo alla valle attraversata da un ruscello, bel posto per mangiare ma preferiamo proseguire fino al famoso lago, ma… strada chiusa…caspita… ci dispiace un pò, ma il bel posto, la fame, la soddisfazione della strada fatta, ci mettono il cuore in pace… ore 14.00 si mangia! Appena finito il pranzo ci avventuriamo per un sentiero, per arrivare a toccare una chiazza di neve… dopo una decina di minuti e qualche chiacchera riusciamo nel nostro intendo... la troviamo vicina al ruscello, e qua ci esibiamo in tutta la nostra demenza: il primo gioco è colpire lo sfaticato Pino (che non è un arbusto ma il nostro amico) con delle palle di neve, e con una combo viene colpito dopodichè si passa alla foto più simpatica alla più demente (quest’ultima è con il bollino rosso non si può mostrare altrimenti i moderatori chiudono il forum)… dopo le nostre esibizioni e un Max ridotto i mutande (non perché povero ma perché i pantaloni che una volta gli stavano comodi hanno ceduto), ci accingiamo a recuperare le moto, per raggiungere la diga vista all’andata... Questa suscita varie emozioni, paura, curiosità, esaltazione, arrivati a metà diga, il quasi ingegner Tonussi nota e fa notare le correnti ascensionali e si procura un foglio di carte per… ingegnere aerospaziale… fare un aeroplanino che riesce a far fluttuare nell’aria per vari secondi e che poi però si va a schiantare sulla diga atterrando poi in acqua (gli auguriamo tutti di avere più successo nella sua carriera ingegneristica). Anche qua varie foto ricordando a pino la sua “L” preferita… e si riparte con meta Locarno… dopo qualche chilometro notiamo che il nostro amico Max fa fatica a tenere il passo, non si sente bene, brividi di freddo, ma sprezzante del pericolo non abbandona e un po’ al rilento cerca di tenere il passo… ma si sa le sfighe sono come le ciliegie una tira l’altra, in prossimità di Locarno Max rallenta bruscamente osservando il suo piede sinistro… la leva del cambio si è allentata, ma nulla di preoccupante, faccio la diagnosi mentre l’ingegnere apre la sella e prende la trousse degli attrezzi estraendo un brugola del “6”… riparato il danno si riparte costeggiando il lungo lago del Sambuco ed ancora una volta la strada torna ad essere ricca di curve, si riaprire il gas, con l’intenzione di fare il pieno in terra svizzera: purtroppo a capo del gruppo c’ero io che, distratto dalle curve, non mi accorgo di essere arrivato alla dogana, con non pochi insulti da parte dei miei simpatici compagni di viaggio, io Max e Topu ritorniamo in Svizzera per il pieno… ci incontriamo poco dopo la dogana… ora c’è una nuova meta… “gelato”… ci fermiamo in un bar fornitissimo solo di maxibon o il maxi cono all’amarena… cmq chi si accontenta gode e noi oggi abbiamo goduto abbastanza… quindi stavolta ci accontentiamo… ed ancora una volta si riparte: passiamo per stresa, bellissima città sulla sponda ovest del lago dove al posto delle private ville ci sono lussuosissimi alberghi mille stelle… evitiamo grazie al pronto intervento di amici centauri un posto di blocco e via dritto fino all’autostrada… appena entrati in autostrada notiamo che il passo non è dei migliori ma felici delle nostre due ruote, tra un tratto in corsia d’emergenza e uno a zizagare tra le auto arriviamo in fretta alle porte di Milano dove c’era una pattuglia che ci stava aspettando in corsia d’emergenza ma che fortunatamente abbiamo avuto la prontezza di evitare… alla fine siamo arrivati al casello, ma un malintenzionato stava per rovinarmi la festa tamponandomi mentre stavo pagando… fortunatamente sia io che moto eravamo ok!! Prossima ed ultima fermata ilnostro affezionatissimo piazzale che raggiungiamo in pochi minuti per raccontarci le ultime gioie e non… infatti l’unica nota negativa è stata un presunto autovelox svizzero centrato a velocità non troppo regolare, mentre sbagliavamo strada, insomma quella strada proprio non dovevamo farla…
Cmq nel complesso grandissima giornata, ricca di avventure e a volte sfighe ma fa anche quello parte delle emozioni che giornate come queste ti possono regalare…
Spero di non avervi annoiato ma la giornata è stata davvero lunga e intensa

lunedì 14 maggio 2007

Siamo solo noi!!! Fabio e Pupo verso Pian del Tivano!!!

Eccoci qua.
Domenica 13 Maggio.
Ore 14:00.
Ritrovo sul piazzale.
Puntualissimi Fabio e Pupo, unici due supestiti del gruppo, al posto degli altri quattro motociclisti c’erano le loro scuse.... ho la partita con i pampini... devo vedere la superbike... devo fare la sicurezza alla superbike... devo vedere lo spettacolo... BLA!!! BLA!!! BLA!!! Soltanto scuse!!!
Il fatto è questo Fabio e Pupo in giro a scannare le loro moto.
L’obbiettivo è un giretto non più lungo di 3 ore nei pressi di Lecco e Bellaggio e poi su per Canzo, passando per il MURO DI SORMANO, con obbiettivo Piani del Tivano.
Ore 14:10 e siamo pronti: Pupo con le nuove modifiche al suo bolide.... (vuole guidare comodo il signorino...), Fabio con la moto appena lavata....
Si parte, dopo un primo tratto di Valassina si esce e si passa per Carate, prime curvette per arrivare a Monticello, ma c’è un imprevisto….. La moto di Pupo perde i pezzi!!
Si smonta la leva del cambio e siamo costretti ad un pit stop... Pupo sa già quello che deve fare e dopo 5 minuti siamo di nuovo in sella... la statale continua fino a Lecco, in direzione Bellagio.
Ad un certo punto arriviamo al nostro bivio... freccia a sinistra e si inizia a correre verso Canzo... 10 km di strada molto interessante dove le nostre due bicilindriche lasciano andare tutti i loro cavalli.
Arrivati a Canzo, curva a destra, e si sale verso il muro di Sormano. Iniziano tornati e curve veloci... Pupo rimane un pò arrettrato... (ma non più di tanto)...
Ad un certo punto veniamo superato da un bolide della madonna... che ci passa come niente.
Subito questo smacco pesante si sale fino ai piano del Tivano.
Arrivati su, parcheggiamo proprio a fianco dello stesso bolide che poco prima ci aveva umiliati... una potente supermotard!! L’obbiettivo è bucargli la ruota davanti... ma alla fine la voglia di caffè e di sigaretta ci portano all’interno del bar.
Dopo la breve pausa si risale in sella e giù verso Nesso, la strada non è delle migliori ma ci si diverte lo stesso.
Ora l’obbiettivo è raggiungere la veloccissima Como – Bellaggio (la strada preferita di Pupo).
Arrivati sulla provinciale, subito Pupo inizia a aprire il gas, ma Zanini tiene botta.
Si prosegue fino a Lecco con l’incubo dei carabinieri (scampati 2 posti di blocco), per riprendere la valassina.
Ma ecco qui il danno:
Fabio in fuga, ha difficoltà a vedere Pupo. Decide allora di rallentare, per farsi riavvicinare da Pupo, i due si ricongiungo... anche se per poco... Fabio riscappa di nuovo, e dopo 5 kimoletri si accorge che Pupo manca di nuovo all’appello.
Secondo frenata ( in valassina a 50 km/h per aspettarlo). Fabio lo vede ma c’è qualcosa di strano... Pupo sta tirando giù tutti i porchi possibili, agita il casco, e impreca.... ci fermiamo e costatiamo la rottura del cambio.
Il centauro di viterbo è costretto ad arrendersi: si va a casa in terza marcia, velocità di crociera.
A Fabio non resta che fare da scorta.

sabato 12 maggio 2007

E il gioco è fatto

Oggi è un grande giorno!
Aprite tutte la vostre agende, palmari e telefonini, andate al giorno 12 Maggio e annotatevi: "Oggi è un grande giorno!!".
Tutto è cominciato quando ho deciso che la mia moto Shadow VT 600 era troppo piccola per portare BigPancia e allora ho pensato...."perchè non comprare una moto che mi possa portare in tranquillità senza che tutti alla fine del viaggio mi dicano:SEI TROPPO LENTO!! oppure TI DOBBIAMO SEMPRE ASPETTARE!!".
Allora, spronato da tutte queste critiche e dalla mia continua voglia di crescere ho cominciato a cercare: ore e ore rubate all'azienda nella speranza di trovare una moto che fa per me quando, un giorno come tanti, ho avuto un amore a prima vista VTX 1300S!!
Scelto il tipo di moto ho pensato al periodo:"dopo l'estate" mi sono detto....MA....un imprevisto....è arrivata l'offertona....perchè aspettare???
Preso baracca e burattini e sono andato al concessionario (a Udine tra l'altro) e dopo averla vista, montata e studiata ho pensato:"SEI MIA!!"
Ecco qua il mio nuovo mezzo; ma prima di farvelo vedere vi dico un po' di mumeri per farvi invidia:
Cilindrata 1300 cm³
Peso a secco 300 Kg
Potenza massima 55 kW
Velocità massima 190 Km/h

N.B. Shadow VT 600 rimarrai sempre nel mio cuore!!!!



domenica 6 maggio 2007

la mia prima uscita col gruppo!!

sabato mattina (4/5/07) squilla il telefono e... la mia motina è tornata a casa!! battesimo del fuoco?
Fabio organizza il tutto, alle 3 siamo sul piazzale io pupo e.. il vecchio è un po in ritardo.
Il tempo di mostrare le ferite di guerra e partiamo, destinazione: pian del tivano!
Dopo i primi chilometri ci si rende conto che le nostre moto puntano inesorabilmente verso un celo plumbeo e carico di pioggia come l'ago di una bussola punta verso nord, ma imperterriri proseguiamo masticando l'asfalto delle ultime 2 corsie della valassa alternandoci il comando del gruppo, quand'ecco che sulle visiere compaiono le prime goccioline e il pensiero è: "va bene essere sfigati e DOVER TORNARE con la pioggia ma andarsela proprio a cercare". ad Arosio (da notare: a 20 km dalla partenza) usciamo e dopo una breve discussione decidiamo di tornare a casina!
questa è stata la mia prima uscita con il gruppo!! 40 km di strada dritta!! ma va bene così l'importante e far girare le ruote, sentire il fischio del vento nel casco e sapere che non sei solo perchè anche quello con l'R1 che ti sfreccia di fianco a 200km/h ti saluta, e non importa che moto hai ma basta avere una ruota avanti e una dietro di te ( e le marce )
Alla prossima!