domenica 23 settembre 2007

Vedi a trovare le scuse giuste?!?!

era il 13 maggio.... Fabio e Pupo in giro a scannare le loro moto. L’obbiettivo è un giretto non più lungo di 3 ore nei pressi di Lecco e Bellaggio e poi su per Canzo, passando per il MURO DI SORMANO (e NESSO n.d.r.), con obbiettivo Piani del Tivano. Ore 14:10 e siamo pronti: Pupo con le nuove modifiche al suo bolide.... (vuole guidare comodo il signorino...), Fabio con la moto appena lavata.......Dopo la breve pausa si risale in sella e giù verso Nesso, la strada non è delle migliori ma ci si diverte lo stesso.(anche gli agenti locali... n.d.r.) Ora l’obbiettivo è raggiungere la veloccissima Como – Bellaggio (la strada preferita di Pupo). Arrivati sulla provinciale, subito Pupo inizia a aprire il gas, ma Zanini tiene botta. Si prosegue fino a Lecco con l’incubo dei carabinieri (scampati 2 posti di blocco), per riprendere la valassina. (siete proprio sicuri?? n.d.r.)
oggi 22 settembre... ci facciamo raccontare dal protagonista/i di quella giornata di maggio....
fabio a te la linea....

lunedì 17 settembre 2007

FABIO, ABBANDONDATO, SE NE VA IN VAL TREBBIA


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16 settembre 2007
ritrovo ore 10.30 sopra i box di Fabio e di Giro.
Partecipanti: Fabio, Giro e Pappo (amico di Giro).
Pacconari: Pino in testa... e poi tutti gli altri assenti.
La compagnia è composta da 2 ducati, un monster 900 nero lucido, e il mio mostro bianco rosso, e dallo Z750 arancione di Giro.
La meta non era ancora stata decisa.. e dopo un breve summit si decide di optare per la Val Trebbia.
Valle che collega Piacenza a Genova, attraverso gli appennini.
Il tour inizia con la tangeziale di Milano che ci porta verso l'ingresso dell' A1.
Percorriamo l'autostrada a gran velocità in attesa dell'uscita "Piacenza Sud".
Usciti dall'autostrada, si segue verso Bobbio.... qui inizia veramente il bello.
La strada è spettacolare, larga al punto giusto, costeggia il fiume Trebbia con curve strettissime...
Il panorama è notevole... ma la strada fa paura da quanto è bella!!
Da Piacenza a Genova ci aspettano 70-80 km di sole curve...
non si fa tempo a tirare su la moto da destra che la si deve buttare giù a sinistra.
Un'emozione unica...
Gasati come matti ci fermiamo in un ristorante a Ottone per mangiare qualcosina.. un piatto di lasagne e due di qualcos'altro con salsa di noci ci ridanno le forze.
E dopo il caffè siamo di nuovo in sella. Verso Genova.
La strada per quanto possibile diventa ancora più bella... ora è diventata un insieme di curve veloci fatte tutte in piega e con gas aperto.... e rettilinei.... da fare invidia a Laguna Seca.
Noi 3 centauri capitanati dal buon Giro che tiene l'andatura proseguiamo a cannone.... mangiamo kilometri su kilometri.. e arriviamo in prossimità di Genova, dove, dopo un breve summit prendiamo la strada per Busalla. Ora ci rimango solo 20 km di curve... e vanno sfruttate fino alla fine...
Arrivati a Busalla si prende la Serravalle che nel primo pezzo è veramente divertente... poi diventa una palla clamorosa... tutta dritta fino a casa.
E il giro è finito.

sabato 15 settembre 2007

Zambla e S. Marco… two is meglio che one… no?


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Domenica 9 settembre ore 11.00 penso sia la prima volta che riusciamo ad essere quasi puntuali.

Questa volta il percorso l’ho preparato io (Pupo) ci dirigiamo verso l’autostrada in direzione Venezia, qualche decina di chilometri a velocità di crociera per paura degli autovelox, uscita Dalmine, prendiamo una superstrada trafficatissima ma la vista dei monti non troppo lontani rende meno noiosa la percorrenza.

Finalmente le prime curve e il primo bivio dove a causa di… non voglio fare nomi, che non vede le frecce di chi deve fare strade ci si perde… (poi ditemi chi è più babbolo) ma è solo un incidente di percorso… anche perché il passo di Zambla incombe… le prime curve, le gomme si scaldano i motori rombano e i 2 cilindri fanno la differenza (e nel caso di luca la differenza la fa il peso, non il suo)… fino ad arrivare in cima al passo, a Zambla alta, posto già familiare ma in altra stagione (ringraziamo il buon Tonussi)… li ci sediamo in mezzo al prato per il pic-nic insieme alle mucche.

Riposati e a stomaco pieno ritorniamo sui nostri passi fino al bivio per San Giovanni Bianco… percorriamo con prudenza una piccola strada un po’ dissestata, e dopo poco intravediamo l’indicazione Passo S. Marco… e da li le emozioni dell’ultima volta risvegliano l’adrenalina e si cambia passo… un gruppo di supersportive ci sorpassa, penso chuck non li mollare, lui come il migliore chuck norris gli si attacca e lo seguo a ruota… fino a quando la potenza bruta dei loro mezzi ha la meglio sui nostri cuori… rincuorati dall’aver passato un gruppo di customisti accostiamo per aspettare i nostri compagnetti… e si riparte da li in poi complice le belle curve pennellate dalle nostre moto e lo splendido spettacolo che questo passo regala l’adrenalina lascia il posto all’emozione fino a raggiungere quota 2000 metri dove incontriamo qualche decina di persone tutte legate dalla stessa passione… le 2 ruote.

Dopo aver detto qualche caxxata si scende per raggiungere la Valtellina all’altezza di Morbegno… qui oltre alla flora ci si presenta la fauna del passo S. Marco, quindi occhio alle tortine in strada… chuck fa strada, dietro questa volta c’è pino col 4 cilindri, poi io e lucaz.

Arrivati a Morbegno il commento di chuck: ”Questa strada è una pista!”

Un po’ di statale fino a colico e da li routine :Valassina… sosta sul piazzale… e si torna a casa per il meritato riposo…