domenica 24 giugno 2007

Al concerto di Vasco!!!!

EDIZIONE STRAORDINARIA: VASCO ROSSI TOUR 2007

Oggi vi racconto una storia che va al di fuori del mondo delle 2 ruote, ma ugualmente emozionante .

Uno dei concerti più belli e più strani: eravamo sotto il palco ma, grazie ad un comitato del cazz… si sentiva veramente poco.

Purtroppo il gruppo era diviso in 2: io (Pino), Giack, Topu, Fabio, Ema, Monica e Mariachiara (E’ arrivata per ultima e si è guadagnata il posto migliore…Raffy cosa ti sei persa!!!) avevamo i biglietti per il prato, mentre altri 7 erano allocati al 2° anello rosso. Il gruppo era composto da Lucaz, Roberta, Greta, Birba, Giò, Simone e Teo.

Ritrovo ore 10 sul piazzale della chiesa, tutti + o - puntuali tranne Topu.

10.15 si riesce a rintracciarlo dopo 2 tentativi andati a vuoto: si temeva che si fosse scordato del concerto e fosse andato a fare lo stage!

Ore 10.25 si presenta finalmente Topu con la Focus e si parte per lo stadio dei Campioni d’ Europa!

Faccio strada io, e in macchina avevo gente che non si accontenta mai, che passano la loro vita a lamentarsi, (Fabio e Giack) che con i loro commentini scettici di sottofondo, mi era venuta voglia di lasciarli in mezzo alla tangenziale! Non l’ho fatto perché Giacomino a minacciato di far svolazzare il mio biglietto fuori dal finestrino!! Bastardo!

Parcheggiamo a Lampugnano, a mio parere parcheggio tatticissimo, e incominciamo a incamminarci verso la nostra meta.

Fino alle 15.30, ora di apertura dei cancelli, si passa tra partite a carte, ridere di Monica che si era portata i libri per la maturità e sentire un rompicoglioni di Brescia che dal primo all’ultimo minuto che eravamo lì non ha mai smesso di urlare cose a caso e senza senso! Poi c’era anche Mr. Bestemmia a finire l’opera…

All’apertura dei cancelli la folla si accalca per poter entrare e in quell’istante ho pensato a 2 cose: le sardine stano più larghe, e che potevo lasciarmi cadere che comunque sarei rimasto in piedi! Varcato il primo cancello, restituiamo le varie parti del corpo ai legittimi proprietari che abbiamo inglobato nella lotta per entrare.

Manca un altro cancello e saremo sul campo. E altra fila…

All’ingresso in campo notiamo la maestosità del palco:

6 torri piene di luci, 2 passerelle, per quasi 100 mt di larghezza.

Prendiamo posto nella parte centrale, verso la fine della passerella, ma il tempo che qualcuno si alza un’attimino, come avvoltoi siamo li ad avvicinarci sempre di più.

Il tempo passa abbastanza velocemente, tra i dj di RDS e le ragazze non poco fighe che si sono portati, un gruppo che non ho mai sentito, Fabrizio Moro, e con uno dei figli di Vasco che fa il dj e siamo arrivati a pochi minuti dall’inizio dello show!

L’atmosfera è quasi magica, elettrizzante, quando parte una melodia di Mascagni in cui fanno l’ingresso i musicisti in una ovazione generale.

Quando sui megaschermi parte l’inizio del video di Basta poco, è il delirio totale, non si capisce più niente.

Veniamo sobbalzati a destra e a sinistra, ormai non eravamo più in grado di controllare i nostri movimenti.

All’ ingresso di Vasco, l’urlo di gioia dello stadio, andava a coprire le prime note di Basta Poco!

Il concerto prosegue con Cosa c’è, Voglio andare al mare, La Compagnia, Buoni o cattivi Cosa c'è, Blasco Rossi, Voglio andare al mare, La compagnia, Buoni o cattivi, Lunedì, Non sopporto (inedito), Anima fragile, Siamo soli, Un senso, Interludio (vasco si cambia ), Medley (Domani si adesso no, la strega, domani si adesso no(ripete la song di nuovo), delusa, cosa vuoi da me, sono ancora in coma), Vivere una favola, Stupendo, Come stai, Sally, C'è chi dice no, Gli spari sopra, Siamo solo noi, Rewind, Ciao, Bollicine, Stupido hotel, Vivere, Canzone Albachiara!

Quando Vasco lanciava qualche suo oggetto tipo cappellini o occhiali, un’ondata umana si lanciava per recuperare il prezioso cimelio, da poter poi esibire agli amici invidiosi! Per nostra fortuna uno di questi è finito in mezzo a Fabio, Giacomo ed Ema, supportati da Topu, che con fare quasi mafioso lo hanno strappato ad un solitario avversario. Il tempo vola e alla fine del concerto, sulle note di Albachiara, Vasco scompare misteriosamente, lasciando prendere i meritati applausi anche alla band che lo accompagnerà fino alla fine del tour.

Unica nota negativa: l’attaccabrighe di Fabio, stavolta si è dovuto misurare con dei pazzi. Questi sostenevano che, in una canzone come Lunedì, la gente dovesse stare ferma e non saltare…ma si può essere così pirla?!

Con agile calcio volante, imparato durante i telefilm di Chuck Norris, allontana il pazzo che pensava di essere a teatro.

Speriamo che questo concerto sia stato un arrivederci….

Grazie VASCO

i partecipanti:

- prato

da sx a dx pino, monica, fabio(sotto), topu(un po' più sopra), ema (sopra topu), giack (sopratutti) e mariachiara
- 2° anello
in qualche modo: giovanni, lucaz, simone, roberta, greta, birba, teo!

lunedì 18 giugno 2007

ALLA CONQUISTA DELLE MONTAGNE SVIZZERE

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Buongiorno, vi presento il super mega giro che la beata compagnia ha fatto domenica 18 giugno.
Orario di ritrovo: 8:00.
Il gruppo è formato da Pupo, Fabio, Lucaz, Pino, Max.
Percorso: Milano – Saint Moritz – Bernina – Livigno – Bormio – Sondrio – Milano.
Ci si trova sul piazzale. Io (Fabio), Pino e Pupo aspettiamo Max e Luca che arrivano con un’attimo di ritardo. 4 chiacchere e via.. per le 8:30 siamo già in Valassina.. con solo il passo del maloja in mente.
Il cielo non è dei migliori ma noi ci fidiamo di Giuliacci. Gli esperti prevedono sole.... e noi andiamo! Dopo una bella corsetta in Valassina siamo già in mezzo alle montagne.
Arriviamo a Chiavenna verso le 9:30 e da qui si segue per Saint Moritz. La strada inizia a salire. Passata la dogana ci si rilassa un attimo al primo autogril svizzero. La voglia di tornare in sella è tanta e dopo pochi minuti stiamo già percorrendo i tornanti che ci portano sul passo del Maloja. La strada è una pista... Il paradiso per un motociclista (osservate i tornanti). Arrivati al passo.. il gruppo si riunisce e dopo le classiche 4 foto si riparte verso il secondo passo: “PASSO BERNINA” a 2330 m di altitudine.
Si corre e si costeggia il lago di Saint Morit. Arrivati nel centro di Saint Moritz, Pupo decide di superare la macchina della polizia a 51 km/h.... fermato in meno di un secondo.... dopo 5 minuti di chiacchere se ne riesce ad andare senza multa. Intanto Max ha allungato sul gruppo. Noi quattro partiamo alla sua ricerca... lo incontriamo sul Bernina. Dove oltre a Max ci aspetta una temperatura che non supera i 5 gradi. Il freddo entra nelle ossa..... fa battare i denti...e blocca il respiro!!! Dopo un’occhiata veloce al lago nero e al lago bianco proseguiamo il nostro FREDDO giro... si scende dal Bernina e si va verso Livigno dove ci aspettano i parenti di Pupo e Pino. Dopo un buon pranzo valtellinese e un giretto per Livigno si rimonta in sella verso Bormio. Prima di Bormio c’è da scalare l’ultimo passo.12 km di divertenti curve ci portano a 2291 mt d’altitudine....siamo al passo FOSCAGNO. Senza fermarsi, superato il passo, si scende verso la provinciale che grazie a rettilinei lunghi e curve veloci ci porta prima a Bormio e poi a Tirano.. ma il nostro obbiettivo è Sondrio per l’ultima tappa in un bar. Tappa di una mezz’oretta... caffè... coca... e poi di nuovo su... su sulle selle delle nostre moto verso casa!!! Mancano ancora 130 km... ma il divertimento è quasi finito. Il cielo sopra di noi è nero... le nuvole stanno aumentando... la stanchezza si fa sentire... la pioggia inizia a scendere.... LE PALLE INIZIANO A GIRARE... Luca e Max, attrezzatissimi, si coprano con il k-way... a noi altri non resta che stare sotto quel muro d’acqua.
A Lecco le palle girano più veloci delle pale dei ventilatori.....
Imbottigliati in una colonna continua di macchine si procede a rilento sotto la pioggia. Arrivati sul piazzale, verso le 20:15.. si ripensa alla fantastica giornata passata, alle montagne, ai laghi, al freddo, alla pioggia, al cibo, ai 440 km appena percorsi.. ma soprattutto ci si chiede perchè Giuliacci non ci azzecchi mai!!!

domenica 10 giugno 2007

I primi fedeli dal "donco"




sbato mattina si parte per una nuova spedizione: andiamo dal max a mangiare (aglio oglio e peperoncino), poi andiamo a vadere come se la passa il donco in quel di varese, pieno in svizzera e a casa... gli iscritti: max, lucaz, fabio e topu; i presenti: tutti tranne il vecchio che dopo una serata di fuoco e fiamme (purtroppo non come speriamo noi) è dovuto stare a casina....sembrava semplice!!

Partiamo e gia il topu propone una variazione sul tema: "facciamo la starda che faccio tutte le mattine" (e sta volta ce l'ha fatta a convincerli!!), a saronno difficoltà e primo smarrimento della bussola risolto facilmente con il santo cellulare!! la strada è un po' un palla fino a malpensa quend'ecco dei b737 ci sfiorano i caschi e delle curve nel verde ci rinfrancano gli animi. dopo una breve sosta benzina per il capitalista luca (l'unico che viaggia con benzina italiana) ripartiamo verso il lago.. tappa all'eremo dove il topu incontra "il pilota".. si riparte e max conduce il gruppo che, disorientato dalle frecce lampeggianti inserite casulmente, riesce ad arrivare (non senza qualche inchiodata) alla mitica casa del max. Il gruppo si rifocilla con ben due piatti di spaghetti ben conditi con aglio, oglio, peperoncino e qualche profano ci butta un po di sugo.. alla ripartenza temevamo un po' la prova del palloncino, dato che ci siamo scolati una bottiglia di buon vino, ma ce la siamo cavata.

arriviamo finalmente a casa del donco (dopo circa un km a piedi.. maledette aree pedonali) il quale ci accoglie calorosamente proponendoci una visita guidata e delle sue immense case (casa e chiesa).

ATTENZIONE, numeraccio di quei pazzi scatenati di max e lucaz: avvistano una sposa di notevoli qualità e si mettono in fila per farle gli auguri. soddisfatti della riuscita della loro missione salutiamo il donco e ci avviamo alle moto..



ATTENZIONE i contenuti delle prossime righe potrebbero scandalizzare le menti sensibili: d'ora in poi ha inizio l'odissea del ritorno.

giunti alle moto max si accorge di aver "perso" le chiavi e ciò ci fa perdere tempo e ci costa circa 2 km a piedi ma si risolve con il ritrovamento delle chiavi stesse e quindi della speranza di poter tornare a casa.

poteva filare liscio? ma anche no: il luca viene distratto da un'automobilista infame e incapace che gli fa perdere l'equilibrio e fa cadere la pesante moto @#**!! (non mi dilungherò sulla descrizione della triste scena).

Dimentico di dire che il sottoscritto aveva la spia della riserva accesa da diversi chilometri e temeva l'appiedaggio.. ma la tanto amata svizzarea e soprattutto la sua benzina si intravedono all'orizzonte. dopo qualche chilometro pilotati dal padrone di casa max, che manteneva una velocità di crocera che ha permesso ad un 50tino di superaci, arriviamo all'autostrada.. quindi a casa.

che dire? ottime le strade, ottima la casa di max (da tenere in considerazione per eventuali gite in svizzera) e ottima dimostrazione che la sfiga è sempre in aguato, l'importante e farsi trovare impreparati!!

domenica 3 giugno 2007

Il solito giro

Anche oggi non sapendo dove andare e dovendo occupare solo il pomeriggio abbiamo deciso di fare il solito giro...quindi non aspettatevi foto e racconti entusiasmanti...anzi...saranno tanto poche le parole quante sono state poche le emozioni.
Comunque inizio il racconto:
Dopo un fantastico gran premio del Mugello ci siamo trovati io (Lucaz) Fabio e Topu sul piazzale...dopo aver ammirato il mio nuovo splendore abbiamo chiamato il solito ritardatario che non risponde ai messaggi (Pino) che si stava depurando e che mi ha detto che sarebbe subito arrivato.
Arrivato anche lui ha confermato il buon acquisto e deciso di fare il solito giro, visto che Topu non l'aveva mai fatto, ci siamo messi in sella.
Prima tappa benzinaio per Topu se non ricordo male, e poi su dritti per la valassa.
Sbagliata l'uscita per Como abbiamo deciso di proseguire fino a Lecco, e fin qui tutto bene.
Siamo usciti dalla valassina e abbiamo cominciato a tenere un andatura da auto visto il traffico che c'era e a fare sorpassi quando non eravamo noi ad essere sorpassati da moto ovviamente più veloci.
Io, il più lento grazie alla poca agilità del mio bolide nel traffico, ho rallentato tutta la spedizione ma visto che nessuna aveva fretta non sono stato ammutinato.
Poi la solita sosta nel solito bar di Como e visto la scarsità di gelati abbiamo preso 4 coke che ci hanno permesso di scambiarci 4 chiacchiere, di guardare il panorama e ammirare le moto presenti e soprattutto le turiste...
Dopo poco ci siamo rimessi in sella con Fabio che dice "devo fare benza io" risultato 100 Mt prima del benzinaio si ferma a secco e io e Pino siamo costretti a fargli il rifornimento.
Arrivato anche lui al benzinaio fa benzina e visto il brutto tempo in arrivo ci rimettiamo subito in sella e dritti senza soste fino a casa